Quest'anno abbiamo avuto la possibilità di estrarre il DNA di un frutto. Ma che cos’è
il DNA, sigla che sta per acido desossiribonucleico?
Ogni essere vivente è fatto
in un determinato modo ed è capace di molte funzioni (riproduzione, crescita,
movimento e altre ancora) perché ha ricevuto dai suoi “genitori” una lunga
molecola, chiamata appunto DNA, contenente tutte le informazioni necessarie
alla sua crescita e al suo sviluppo. Semplificando un po’ potremmo dire che il
DNA contiene una sorta di ricetta che descrive come ogni essere deve essere
“preparato”.
Ma torniamo alla nostro esperimento. La nostra insegnante di
scienze, la professoressa Costa, ha organizzato per noi una visita del museo e
dei laboratori dell’università di Chimica della nostra città.

Per giungere a destinazione abbiamo preso un autobus e, una
volta arrivati, un signore di nome Roberto ci ha guidato all’interno
dell’edificio. Inizialmente abbiamo osservato diversi oggetti custoditi in
apposite teche di vetro utilizzati in passato dagli alchimisti, gli antenati
dei chimici. Proseguendo, la nostra guida ci ha mostrato un vero e proprio
laboratorio antico, colmo di alambicchi, ampolle e strani marchingegni. Infine
Roberto ci ha portati a visitare la parte più divertente del museo: l’area dedicata
all’origine dei colori. Riportiamo qui di seguito il link al sito del museo
visitato per approfondimenti
http://www.chimica.unige.it/museo/storia%20museo.htm
Ora veniamo al “clou” dell’uscita: una giovane dottoressa ci
ha portato in un ulteriore laboratorio questa volta più moderno e ci ha
proposto un esperimento che consisteva nel estrarre il DNA dal kiwi. All’inizio
abbiamo sbucciato il frutto e poi l’abbiamo sminuzzato, abbiamo versato un po’
di sale, sapone, acqua e la polpa del kiwi. L’ abbiamo messo a bagnomaria per
dieci minuti e poi abbiamo tolto tutta la polpa del frutto con un colino.
Abbiamo versato dell’alcool puro assieme all’acqua, al sapone e al sale con
un’apposita pipetta. Per far sì che l’esperimento riuscisse abbiamo estratto,
dopo tre minuti, il DNA del kiwi con un’altra pipetta che aveva il becco più
lungo. Per concludere abbiamo versato il DNA all’interno di alcune provette per
portarcelo a casa
È stata una bellissima esperienza coinvolgente ed istruttiva
che speriamo di poter ripetere anche il prossimo anno.