L’attività consiste nel mettere in scena assieme alla classe seconda G uno
spettacolo, riguardante l’olocausto e il campo di Terezin, che si terrà il 28
Maggio al Teatro della Gioventù . A guidarci fin
dall’inizio è stato il professor Rinaldo Marti, il docente di musica che ci ha
insegnato a cantare, sia note alte, sia note basse e a suonare vari strumenti come ad
esempio il “ cajon”. All’inizio dell’anno eravamo molto insicuri e non sapevamo
né suonare, né cantare, ma con tanto esercizio, siamo migliorati tantissimo e
alla fine abbiamo messo in scena un vero e proprio spettacolo! Ognuno di noi ha
partecipato, dando un piccolo
contributo: due ragazze di nome Asia e Irene hanno scritto una canzone
intitolata “ Noi possiamo “, con un ritmo lento , ma coinvolgente, e un mio compagno di nome Francesco ha scritto una
poesia dal titolo “ Fumo “ molto deprimente, che rappresenta a pieno
l’argomento. Il professor Marti che ha adattato perfettamente il ritmo della
canzone "Caps" con quella di Asia e Irene e infine io e altri miei compagni
abbiamo realizzato lo sfondo per la scena che consiste in un’aula attrezzata
con due lavagne, dei banchi e una cattedra: un lavoro che se messo tutto
insieme diventa bellissimo! Ad un certo punto durante le prove, sono arrivate due
persone della commissione per giudicare se il nostro lavoro era adatto a questo
progetto e, dopo averci osservato, l’hanno confermato, facendoci grandissimi complimenti.Non vediamo l’ora di andare in scena ! !
